"Il respiro e la mente sono collegati così come
il corpo e la mente.
Il respiro riequilibra corpo e mente. Questo è il segreto
della vita che abbiamo dimenticato” Sri Ravi Shankar
2004
"
LA SALUTE NEL RESPIRO"
Studio effettuato dal Dr. Mencacci, dalla Dr.ssa
Stefania Doria e dal Dr. Roberto Sanlorenzo, presso il Dipartimento
di Neuroscienze dell’Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico
di Milano
Il Rebirthing ti libera dalle tensioni emotive e bio-energetiche
facilitando l'autoguarigione naturale di:
- ansia
- depressione
- attacchi di panico
- sindromi da stress
- invecchiamento cellulare
Il Rebirthing inoltre:
rafforza il sistema immunitario e dona un maggior equilibrio
neuro-psico-endocrino;
riduce la fatica e lo stress, libera le tue energie latenti
e accresce lo stato di vitalità mentale;
disintossica: uno studio indica che il 70% delle tossine
del corpo vengono rilasciate nell'espirazione!
attiva il meccanismo delle endorfine, l'ormone della felicità,
e riduce le catecolamine, l'ormone dello stress;
crea rilassamento psicofisico, stato di benessere generale
e senso di pienezza e di soddisfazione.
Benefici della respirazione sul Sistema Nervoso Centrale:
1. Attraverso diversi ritmi di respiro
vengono stimolate fibre di diverso diametro del nervo vago: ne consegue
un effetti di fine modulazione di vari centri nervosi
2. Aumenta la neuroplasticità (stimola
la produzione di fattori neuroplastici)
3. Migliora le connessioni interemisferiche
4. L’effetto positivo nel trattamento
della Sindrome da Stress Post Traumatico è stato spiegato
con la possibilità di stimolare l’amigdale ed evocare
la memoria emotiva dissociando dal ricordo dell’evento scatenante
I punti 2 e 3 sembrano essere la base fisiologica
del miglioramento dell’assetto cognitivo registrato nei pazienti.
Studio effettuato presso il Dipartimento di Neuroscienze dell’A.
O. Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano effettuato dal
Dr. Mencacci; Dr.ssa Stefania Doria; Dr.Roberto Sanlorenzo
biologo molecolare.
Benefici della respirazione sulla fisiologia umana
• Stress: riduce il cortisolo ematico ed il lattato,
indicatori dello stress.
• Sistema immunitario: diversi studi hanno evidenziato
un incremento significativo di cellule Natural-Killers nei praticanti
del respiro
• Sistema endocrino: evidenti gli effetti di riequilibrio
sul Sistema Endocrino
• Invecchiamento cellulare: vari studi hanno evidenziato
che la pratica quotidiana del respiro induce un aumento degli enzimi
antiossidativi proteggendo le cellule dai radicali liberi che ne
causano l’invecchiamento
• Coping di ansia, stress, frustrazione: il respiro
fornisce un supporto determinante nel superare molte abitudini/dipendenze,
dall’eccesso di alcool e cibo al fumo che sono spesso dannose
strategie di ripiego per affrontare disagio, stress, ansia, frustrazione.
Studio effettuato presso il Dipartimento di Neuroscienze dell’A.
O. Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano Dr. Mencacci;
Dr.ssa Stefania Doria; Dr.Roberto Sanlorenzo biologo molecolare.
Benefici possibili della respirazione del Rebirthing sulle cellule
cancerose
La prima scoperta fu del Premio Nobel
Dr. Otto Warburg, direttore
dell'Istituto di Fisiologia Cellulare di Berlino, per le sue ricerche
concernenti il funzionamento degli enzimi coinvolti nella respirazione
cellulare.
Egli confermò che la precondizione chiave allo sviluppo del cancro
è una carenza di ossigeno a livello cellulare.
Benefici della respirazione del Rebirthing nei pazienti
cardiopatici
“… una respirazione sana e corretta dovrebbe essere
la prima cosa che si insegna a un paziente cardiopatico".
Uno studio olandese condotto dal Dr. Dixhoorn, confronta
due gruppi di pazienti cardiopatici:
1° gruppo è stata insegnata una
respirazione affine a quella del Rebirthing;
2° gruppo non è stata data nessuna
indicazione sul respiro;
nel primo gruppo nessuno ha avuto un secondo episodio cardiaco;
nel secondo gruppo il 60% dei pazienti ha avuto un secondo attacco
nei successivi due anni”
Benefici della respirazione del Rebirthing sul sistema
linfatico
Il
Dott. Jack Shields, endocrinologo, ha condotto una ricerca
sugli effetti della respirazione intensa sul sistema linfatico.
Utilizzando microcamere all'interno del corpo, ha scoperto che la respirazione
diaframmatica profonda (quella simile al Rebirthing) stimola la pulizia
del sistema linfatico creando un effetto vuoto che risucchia la linfa
all'interno del flusso venoso.
In questo modo l'eliminazione di tossine
aumenta fino a 15 volte!
Benefici della respirazione del Rebirthing sulla
produzione di endorfine
Esiste una quantità di dati da cui risulta che i cambiamenti
nel ritmo e nella profondità della respirazione producono cambiamenti
nel numero e nelle specie dei peptidi* che vengono rilasciati.
Portando questo processo a livello di coscienza o facendo qualcosa per
alterarlo, o trattenendo il fiato o respirando molto in fretta, si ottiene
che i peptidi si diffondano in tutto il liquido cerebrospinale nel tentativo
di ristabilire l'omeostasi, ossia il meccanismo che serve a ristabilire
e mantenere l'equilibrio.
E dato che molti di questi peptidi sono endorfine, cioè oppiacei
naturali, insieme ad altre sostanze che alleviano il dolore, si ottiene
ben presto una diminuzione del dolore o un incremento di benessere!
Quindi non c'è da stupirsi che tante tecniche, già nell'antichità,
abbiano scoperto la potenza insita nel controllo della respirazione.
Il legame peptidi-respirazione è ben documentato:
in pratica tutti i peptidi che si trovano nell'organismo sono presenti
nell'apparato respiratorio!
Questo substrato peptidico può fornire la spiegazione scientifica
dei potenti effetti risanatori degli schemi di respirazionedel rebirthing.
*peptidi = ormoni, ovvero sostanze informazionali prodotte da tessuti
corporei che vengono trasportati dalla circolazione sanguigna in altre
zone al fine di ottenere modificazioni fisiologiche.
Dott.ssa Candace B. Pert, "Molecole di emozioni"
Ed.Corbaccio
Benefici della respirazione del Rebirthing sulla pressione
sanguigna
L'alta pressione arteriosa accompagna stati fisici caratterizzati da
una respirazione veloce e superficiale; modificandola con una piena,
lenta e diaframmatica , la pressione sanguigna diminuisce notevolmente.
Benefici in alta quota del Respiro controllato, lento e profondo
Presentati al congresso internazionale di medicina di montagna “Una
montagna di salute” i risultati preliminari di alcuni studi condotti
sugli alpinisti della spedizione all'Everest del 2004.
Tra gli altri paiono particolarmente interessanti i dati riguardanti
la ventilazione polmonare.
Un team di ricercatori, guidati da
Luciano Bernardi e
Annalisa
Cogo, ha studiato in undici alpinisti alcuni parametri respiratori
(la ventilazione minuto, la frequenza respiratoria, il volume corrente,
la saturazione in ossigeno ecc.) sia a livello del mare, sia al campo
base (5150 m) all'arrivo e in corso di acclimatazione.
Di essi, un gruppo raggiunse la vetta dell'Everest senza ossigeno (gruppo
1) un altro non la raggiunse o utilizzò l'ossigeno (gruppo 2).
Al terzo controllo, in corso di'acclimatazione, sono emerse differenze
statisticamente significative tra i due gruppi.
In particolare, anche se in tutti i soggetti l'esposizione all'alta
quota aveva provocato un aumento di ventilazione, i soggetti del gruppo
1 (vetta senza ossigeno) al terzo controllo presentarono una minore
ventilazione minuto, una minore frequenza respiratoria, e una minore
risposta ventilatoria all'ipossia rispetto al gruppo 2, mentre la saturazione
in ossigeno risultò sovrapponibile.
In sostanza gli alpinisti del gruppo 1 dimostrarono una maggiore efficienza
ventilatoria.
Essi potevano ancora aumentare la loro ventilazione con la salita ulteriore
di quota, senza raggiungere livelli prossimi ai loro limiti.
Pare quindi che un respiro controllato, lento e profondo, permetta di
ossigenare bene il sangue, senza portare all'esaurimento l'apparato
respiratorio.
I dati sono stati confermati dal racconto delle sensazioni soggettive
di Alex Busca, uno degli alpinisti studiati, presente in sala come testimonial
del congresso.
Benefici sulla sensibilità del baroriflesso
arterioso nei pazienti con malattie cardiache croniche
Il
Dr. Luciano Bernardi, con uno studio pubblicato il 17 gennaio
2002, afferma:" Il respiro lento aumenta la sensibilità
del baroriflesso arterioso nei pazienti con malattie cardiache croniche"
Vedi anche la Scienza del rebirthing